giovedì 27 marzo 2014

Verve - A Storm in heaven (1993)

Dopo i primi, promettenti singoli, i Verve presero piena confidenza dei loro mezzi e sfornarono un ambizioso disco di debutto, che non possedeva ancora il piglio pop che li avrebbe resi famosi al mondo nel giro di pochi anni, ma che evidenziava un gusto psichedelico refrattario al revival bello e buono.
Merito anche del songwriting e di Ashcroft, uscito un po' dai fumi lisergici e più presente nell'economia del risultato finale. Il periodo storico era di quelli di transizione estetica: grunge e shoegaze erano al massimo della fama mondiale, poco prima del declino artistico. Il brit-pop era in stato embrionale ed i Verve se ne stavano in una bolla tutta loro; il chitarrista McCabe, funzionale e molto espressivo, faceva ondeggiare il suono con i riverbero a palla e poche distorsioni, il tutto esclusivamente al servizio della canzone. Giusto qualche vago ricordo degli Echo & The Bunnymen in qua e in là.
Slide Away, Already there, Beautiful mind, Virtual World sono le migliori. Io li ricordo per questo, non per Bittersweet symphony.

1 commento:

  1. I forgot how amazing this album is. I haven't hear it for years. Thanks!

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