Spettacolare raccolta di temi cinematici per il fiorentino, già rivalutato a fine anni '90 durante la mini esplosione del lounge, ma ad oggi mi sento di asserire personalmente che si tratta di musica ancora fresca, coinvolgente non soltato per le composizioni in sè: occorre spezzare una lancia anche a favore degli accompagnatori di Umiliani, presumibilmente jazzisti di gusto raffinatissimo e perfetti nell'adattarsi alle atmosfere senza mai sbrodolare, restando sul pezzo, funzionali. Per non dire dello stesso Umiliani, asso esecutivo al Rhodes e al moog.
Gli stili sono innumerevoli; bossa, fiammate rockeggianti (la fenomenale title-track), funk, ballad languide e sensuali, arie melanconiche e screziate di italianità fino la midollo.
Proprio qui sta il concetto: un suono che trasuda e respira Italia di quegli anni, che probabilmente abbiamo sentito a corredo di tante immagini ma che di cui possiamo tastarne la validità artistica solo fermandoci ad ascoltare.
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