Collettivo inglese dedito ad un orgiastico free-form-raga che discende dai minimalisti degli anni '60 e dalla psichedelia più antica.
Il loro è un baccanale di una testardaggine infinita che fa pensare ad un trip furioso per le strade di Bombay o durante una rissa al mercato sulle rive del Gange. Sulle prime il fascino è indiscutibile, ma l'aspetto mistico viene lasciato in un angolino e l'orchestra si fa prendere la mano, così diventa una gara a chi si vuol far sentire di più tra gli strumenti.
Insomma, il concetto stravince sull'organizzazione e ciò non è sinonimo di funzionamento generale. Il disco è abbastanza pesantuccio, nel complesso.
Nessun commento:
Posta un commento