All'epoca in pochi riuscirono a farsi una ragione dello scioglimento degli Unwound, anche perchè le ragioni addotte dalla band furono l'impossibilità di fare concerti per un periodo indefinito. Nel loro nome fu battezzato persino un locale concerti.
Dopo aver realizzato Leaves, comunque, sembravano aver raggiunto un punto di non ritorno. Partiti da un ambizioso post-hardcore un po' arruffone, seppur coraggioso, e dopo una decennale carriera integerrima su Kill Rock Stars, finalmente avevano trovato una forma musicale compiuta ed eclettica. L'estetica virava su più fronti, fino a comporre un doppio cd pieno zeppo di spunti: oggi non se li ricorda più nessuno ed anch'io non lo ascoltavo da 12 anni, ma che caposaldo....Con fraseggi post-rock, dream-pop, shoegaze da manuale; come unire nella stessa stanza Slowdive, Slint e Husker Du.
Un titolo su tutti Terminus, 10 minuti in tre movimenti con apice nella fase centrale, alla Godspeed You! Black Emperor. Violino e mellotron concorrono a superare definitivamente lo status alternativo per salire di grado in profondità espressiva. Demons sing love songs batte i Blonde Redhead sul loro stesso campo, Radio Gra il loro climax slow-core-progressive, Below the salt il lungo, doloroso addio.
Io me li ricordo!! Bel disco e ottimo gruppo!
RispondiEliminaLa mia era una provocazione, come puoi immaginare. Siamo rimasti solo noi ragazzetti degli anni '90 a ricordarceli, credo....
RispondiEliminaMe li ricordo anche io. Grandissimo disco questo che hai postato.
RispondiEliminaNon so se lo sai ma l'anno scorso o forse due anni fa gli Unwound hanno fatto uscire un live con registrazioni dell'epoca. Niente di eccezionale, ma fa sempre piacere ascoltare qualche brano live.
Sì. sono a conoscenza di quel live, è nella lista dei dischi ancora da ascoltare...
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