Se i Father Murphy sono gli attuali propositori di spirito psichedelico più brillanti in Italia da un punto ottico diciamo in veste cerimoniale, i fiorentini UB lo sono in chiave extra-sensoriale.
Questo loro secondo album, registrato in una chiesa sconsacrata, ha un suono molto vintage ed è un'esperienza ai limiti dell'onirico che ha un retaggio sì psichedelico ma non è che si ferma lì. Il tratteggio sfumato e sfocato del trio rasenta una forma grezza di ambient-rock (non dissimile da certe pagine dei Bark Psychosis), crea illusioni auditive e disorienta il filo del discorso anche dopo svariati ascolti.
Sarà per la generale atmosfera soffusa ed ovattata, sarà anche perchè le 5 tracce sono legate fra di loro in un continuum, o perchè ci sono degli spunti clamorosamente belli come Gentle Marionette e At twilight giant farflies, ma questo trio rischia di passare inosservato e sarebbe un ingiustizia: non hanno nulla da invidiare nè a Jennifer Gentle nè ai sopracitati Father Murphy, anzi: sono storia a loro stessi.
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