Figura peculiare di cantautore, sfuggente ed evanescente al punto di non potersi fregiare di un disco-capolavoro nel vero senso della parola. Forse perchè troppo girovago su diversi stili, alla ricerca di chissà quale visione. Ecco, Rocchi fu un visionario cresciuto nel melodismo ma troppo diverso per attirare successo commerciale nel paese.
Comunque, Volo Magico n. 1 viene normalmente indicato come il suo lavoro migliore, ma per favore non mi si venga a parlare di psichedelia. La title-track dura 18 minuti, inizia abbastanza hippy-westcoastiana, poi subentra il motivo principale, per la verità molto bello e struggente; quando il pezzo potrebbe finire e fare ancora la sua sporca figura, subentra invece una jam interminabile e abbastanza noiosa che ne sminuisce il lavoro. L'altra traccia significativa, Giusto amore, contiene sempre lo stesso schema per 11 minuti che pur essendo pregevole viene ancora tirato troppo per le lunghe. Poco importanti le altre due brevi tracce per piano e voce.
Va bene, non ho ascoltato la sua discografia intera. Massimo rispetto, ma.....
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