Secondo ed ultimo atto per questi art-noisers, seguito innaturale all'esordio fulminante di
un paio d'anni prima. Praticamente scomparse le derive avanguardistiche
che ne contraddistinguevano una parte, si concentravano sul lato
potente e conciso (poco più di 20 minuti), finendo per assomigliare di
più ai Mission Of Burma o ai Lungfish che ad altro. Tuttavia,
nonostante il passettino indietro si tratta sempre di buona qualità, di
un furioso post-hardcore dalle ritmiche irregolari e dalle chitarre
fragorose (non più debitrici dei Sonic Youth, almeno). Un paio di
episodi vagamente slintiani (Pocket song, What I didn't hear) interrompono l'infiammabilità dell'EP e si fanno apprezzare. Dopodichè, scomparvero.
mercoledì 16 ottobre 2013
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cheers!
RispondiEliminabr
baz