Crossover bello muscolare come si faceva una volta, ma con una englishness che lo rendeva particolare specialmente nell'uso delle voci, non troppo mache come da tendenza. Per il resto ok, chitarroni, mid-tempi, stilettate funk-metal, qualche bel pezzo che si fa ricordare (Generate, Brown box nitro), onesti trascinamenti. Devono aver infiammato più di un palco ai tempi, ma scomparvero nonostante il loro unico disco uscì su una sussidiaria della Virgin specializzata nel power-pop. Uno dei chitarristi confluì negli Honeycrack, transfughi dai Wildhearts. E le frittate erano già belle fatte e servite.
giovedì 17 ottobre 2013
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