La Constellation lancia tal Rebecca Foon, violoncellista del giro epic-instru canadese che tangeva (tange ancora?) il giro Godspeed YBE; nello specifico, militante nei Silver Mt. Zion etc etc. Dev'essere difficile per la label tirare fuori qualcosa di innovativo, ma capisco: il ricambio generazionale è stato quello che è stato e se la differenza continuano a farla i 40enni tanto vale tenerli sul piedistallo e lanciarli anche se non si è più ragazzini.
La Foon prova ad emergere con 8 pezzi evocativi in cui il violoncello non è unico protagonista, ma linea guida: all'abbellimento ci sono una moltitudine di strumenti e la sua flebile voce. Le idee ci sono, la potenzialità per piacere al di fuori dal circoletto anche (il chill-out di Colour the night sky è quasi pop in confronto al resto), la produzione è curatissima anche quando si cade nella trappola del drone-folk, ma se ci si fermasse meno a rimirarsi allo specchio.........
Può darsi che col prossimo disco ne esca qualcosa di molto, molto bello. Me lo auguro.
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