Progetto milanese strumentale che fonde elettroacustica ed un fumoso post-rock, o per meglio dire nebbioso vista la provenienza e le premesse della copertina che mostra un bosco immerso nella foschia.
Il digipack mi è stato donato da Blow Up qualche mese fa e molto probabilmente non li avrei mai ascoltati di mia iniziativa, quindi si tratta di una buona sorpresa. L'impianto prevede sax fisso e piano elettrico, sezione ritmica compassata ma ben presente ed un elettronica sulfurea, a tratti gorgogliante che durante i 7 movimenti di A forest dark diventa più volte regina della scena. Quando il quintetto viaggia a pieno regime invece il primo riferimento che mi viene in mente sono i Cerberus Shoal di Elements of structure, il che è senz'altro un complimento per quel che ne penso io: un sound swingante ed alieno al tempo stesso. Bravi.
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