martedì 8 aprile 2014

Steve Von Till - As The Crow Flies (2000)

Ho sempre diffidato di questo genere di cantautori, prestati all'intimismo ed all'acustica dopo una vita passata nelle musiche estreme, e forse Von Till è uno degli esponenti più popolari della nicchia. A prescindere dai Neurosis, mi apparve, fin da quando questo disco uscì, che la catarsi con la quale si voleva liberare da chissà quali demoni fosse un po' forzata. Avrò pensato male ma a 14 anni di distanza il mio parere non è cambiato di una virgola, anzi; in quegli anni il rinascimento acustico era in un bel periodo come considerazione della stampa e come successo indipendente, quindi....penserò di nuovo male ma questo disco resta noioso, monotono e privo di lampi di qualsiasi tipologia. D'altra parte, uno che proviene dall'hardcore e poi ha contribuito a rifondare il metal moderno non può reinventarsi cantautore acustico e fare il miracolo; troppo distanti i mondi, troppo monotona la voce, troppo vuote le composizioni.

3 commenti:

  1. Effetivamente non è granchè magari prova ad ascoltare A grave his a grim horse del 2008, a me piace molto c'è anche una bella cover di Clothes of sand di Nick Drake

    RispondiElimina
  2. Mah guarda, ti ringrazio molto del consiglio, ma sarà difficile che gli dia un altra chance nel giro di poco tempo....magari fra un po'

    RispondiElimina
  3. Concordo appieno su As the Crow..., e pure A Grave... mi ha lasciato tiepido, però ti consiglio caldamente If I Should Fall To The Field, molto più riuscito e coinvolgente.
    Vale la pena anche solo per la cover di Running Dry di Neil Young:
    https://www.youtube.com/watch?v=eS0Vde0tBOA

    RispondiElimina