Geniale rilancio di ciò che era stato un debutto promettente: all'insegna del o la va o la spacca, i chicagoani Volcano! hanno centrato in pieno le loro intenzioni e i desideri di chi ne aveva apprezzato l'intrinseco valore, seppur con qualche riserva.
Paperwork è coeso ed ampio quanto basta per renderli protagonisti di un non-genere, quest'emo-art-avant-rock che rigoglioso trasuda vivacità e sana bizzarria da tutte le tracce. Rispetto a Beautiful leisure le fondamenta non sono molto diverse, ma il trio ha guadagnato in visione, compattezza e soprattutto composizione. Ad esempio, Africa just wants to have fun inizia come una jam abbozzata dei Talk Talk di Laughing Stock e poi esplode in un chorus math-pop che si attacca al cervello in prima istanza. Non è solo la componente melodica ad uscirne rafforzata, da questo miglioramento: due capolavori come Tension loop e Palimpsests fanno faville fra scoppi emotivi e visioni progressive, battendo i Radiohead in trasferta nonostante le personalità dei musicisti coinvolti siano profondamente diverse.
In ultima analisi, hanno anche lasciato perdere scherzi di cattivo gusto e/o sprofondamenti nel kitsch. Per cui, discone.
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