No, non fu un gruppo italiano. Volume fu una joint-venture durata tre sere elusive (come da note interne) fra Azalia Snail, Dan Oxenberg dei Supreme Dicks, i fratelli Branstetter dei Trumans Water ed altri due elementi a me sconosciuti. Ed il risultato di questa estemporanea unione di matti fu quasi esattamente ciò che ci si poteva immaginare: un informe groviglio di rovi free-form freak-out, uno sballo svaccato con le singole componenti peraltro ben distinguibili: la chitarra sommessa e (volutamente?) scordata di Oxenberg, gli effetti psichedelici della Snail e il caos disconnesso dei fratelli. Tutto rigorosamente improvvisato, direi: il risultato finale è qualcosa che dire ostico è poco; le vaghe venature melodiche sono appannaggio esclusivo di Oxenberg o di una tromba che scorrazza a tratti, mentre gli altri pensano più che altro a creare rompicapi senza alcun tipo di freno. Per completisti dei progetti coinvolti, oppure per amanti del primo Red Krayola.
sabato 5 aprile 2014
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