mercoledì 23 aprile 2014

We Vs. Death - A Black House, A Coloured Home (2009)

Anzichè restare ancorati agli stilemi dell'epic-instru sul brillante disco d'esordio, gli olandesi hanno preferito introdurre il canto, ordinare ancor di più le strutture e svoltare verso un post-slow-core che sa tanto di anni '90.
Detto che la voce non è certo entusiasmante e quando va bene sembra una versione fredda e meno espressiva di Jason Molina, le capacità di songwriting restano di medio-alta qualità e regalano belle tessiture come The sun, Black Map e Golden medals. Nel complesso i WVD così facendo sono diventati un incrocio fra Van Pelt e i Rodan meno agitati, pur non avendo il talento di nessuno dei due. Insomma, un passo indietro; d'accordo il cambio, ma erano meglio prima.

1 commento:

  1. Ciao Webbaticy, qui Evil Monkey. Scusa se occupo questo spazio, ma sto raccogliendo un po' di adesioni da altri blogger per un progettino sulla 'musica sommersa' e sulla sua esplorazione. Non ho trovato altro modo di contattarti se non direttamente qui... se ti interessa rispondimi pure su theevilmonkeysrecord@libero.it

    Ciao e grazie comunque!

    RispondiElimina