(Foto di repertorio - Non era possibile scattare viste le raccomandazioni all'entrata e la continua sorveglianza del personale).
Uno spettacolo magnetico, frutto dell'incontro-scontro fra la fredda digitalità di Alva Noto e il carisma semi-teatrale di Blixa Bargeld, peraltro già ben concordato sul recente albo Mimikry.
Per oltre un ora e mezza i due hanno dato vita a creature strane, deformate quanto l'inquietante ominide-aracnoide immortalato sulla cover dello stesso. Entrano in punta di piedi e Bargeld imbocca un'armonica da cui estrae suoni dissonanti e apparentemente alla rinfusa. AN inizia a deformarli, allungarli, comprimerli, aggiunge le basi, la sua multiforme elettronica sempre foriera di argomenti molto convincenti. Tutto il live sarà incentrato su questo dualismo; la vocalità fumosa, nasale ed eclettica del grande Bargeld (capace anche di acuti da agghiacciare la pelle), modificata al piacimento di AN che costruisce impalcature ritmate mai scontate, campiona schemi di grande fascino, fa e disfa, eleva muraglie di rumore bianco da tapparsi le orecchie.
Bargeld non disdegna un paio di siparietti, specie quando tira fuori dalla tasca il "telefonino" (detto in italiano correttamente all'interno di una frase in inglese...), dichiara now I make some noise too e chiede ad AN quale sia la sua frequenza preferita, salvo poi non riuscire a raggiungerla...
Pur non essendo un conoscitore delle carriere di entrambi gli artisti, non ho potuto fare a meno di apprezzare un set non soltanto di estrema professionalità, ma per l'appunto di grande magnetismo a cui la location, l'interno della Rocca Brancaleone, ha dato certamente il proprio contributo per la riuscita.
Uno spettacolo magnetico, frutto dell'incontro-scontro fra la fredda digitalità di Alva Noto e il carisma semi-teatrale di Blixa Bargeld, peraltro già ben concordato sul recente albo Mimikry.
Per oltre un ora e mezza i due hanno dato vita a creature strane, deformate quanto l'inquietante ominide-aracnoide immortalato sulla cover dello stesso. Entrano in punta di piedi e Bargeld imbocca un'armonica da cui estrae suoni dissonanti e apparentemente alla rinfusa. AN inizia a deformarli, allungarli, comprimerli, aggiunge le basi, la sua multiforme elettronica sempre foriera di argomenti molto convincenti. Tutto il live sarà incentrato su questo dualismo; la vocalità fumosa, nasale ed eclettica del grande Bargeld (capace anche di acuti da agghiacciare la pelle), modificata al piacimento di AN che costruisce impalcature ritmate mai scontate, campiona schemi di grande fascino, fa e disfa, eleva muraglie di rumore bianco da tapparsi le orecchie.
Bargeld non disdegna un paio di siparietti, specie quando tira fuori dalla tasca il "telefonino" (detto in italiano correttamente all'interno di una frase in inglese...), dichiara now I make some noise too e chiede ad AN quale sia la sua frequenza preferita, salvo poi non riuscire a raggiungerla...
Pur non essendo un conoscitore delle carriere di entrambi gli artisti, non ho potuto fare a meno di apprezzare un set non soltanto di estrema professionalità, ma per l'appunto di grande magnetismo a cui la location, l'interno della Rocca Brancaleone, ha dato certamente il proprio contributo per la riuscita.
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