Ormai sembra cosa fatta: l'estenuante attesa, ben più lunga di un inverno scandinavo, per il nuovo album dei magnifici Tenhi sembra essere verso la fine. Sul sito di riferimento è stato dato l'annuncio sommario il mese scorso, non c'è ancora una data ufficiale di uscita ma è tutto pronto.
La retrospettiva di oggi mi porta su due pubblicazioni che in comune hanno l'Airut davanti (che ovviamente non ho idea di cosa significhi in finnico), e fra i quali ci sono stati 4 anni di distanza, ma sembravano legare bene insieme. Forse per me, che li adoro, è facile legare qualsiasi loro produzione insieme, ma un nesso concettuale evidentemente c'era lo stesso.
Ciwi è poco più di un'EP di 3 pezzi, che contiene una delle gemme più luminose di tutto il repertorio tenhiano: Kielo è un volo pindarico, leggero come la neve, condotto dai motivi struggenti del piano, seguito a ruota dal flauto e dalla chitarra, con brevi inserti vocali, bassissimi come da stile. Undici minuti di pelle d'oca.
Il folklore marziale di Ciwenkierto e l'impetuosa intro di Tu ulen nustatus sono i contenitori del capolavoro, poco più che funzionali alla delimitazione dello stesso.
Aamujen è invece un disco completo, che svaria fra le sfaccettature estetiche e preparava il campo al loro capolavoro, Maaet. Rispetto al quale però aveva una produzione molto più asciutta e stringata, un album fortemente introverso in cui i toni crepuscolari hanno il predominio assoluto.
E' sempre la scrittura il fiore all'occhiello di Issakainen & Co., a risaltare ancor di più visto e sentito il suono meno lussureggiante di tutta la carriera, e con i ritmi più sostenuti. Lahelta, Lävitseni kaikkeen, Oikea sointi, highlights malinconici, quasi dolenti e intrisi di lirismo fino al midollo.
Unici.
La retrospettiva di oggi mi porta su due pubblicazioni che in comune hanno l'Airut davanti (che ovviamente non ho idea di cosa significhi in finnico), e fra i quali ci sono stati 4 anni di distanza, ma sembravano legare bene insieme. Forse per me, che li adoro, è facile legare qualsiasi loro produzione insieme, ma un nesso concettuale evidentemente c'era lo stesso.
Ciwi è poco più di un'EP di 3 pezzi, che contiene una delle gemme più luminose di tutto il repertorio tenhiano: Kielo è un volo pindarico, leggero come la neve, condotto dai motivi struggenti del piano, seguito a ruota dal flauto e dalla chitarra, con brevi inserti vocali, bassissimi come da stile. Undici minuti di pelle d'oca.
Il folklore marziale di Ciwenkierto e l'impetuosa intro di Tu ulen nustatus sono i contenitori del capolavoro, poco più che funzionali alla delimitazione dello stesso.
Aamujen è invece un disco completo, che svaria fra le sfaccettature estetiche e preparava il campo al loro capolavoro, Maaet. Rispetto al quale però aveva una produzione molto più asciutta e stringata, un album fortemente introverso in cui i toni crepuscolari hanno il predominio assoluto.
E' sempre la scrittura il fiore all'occhiello di Issakainen & Co., a risaltare ancor di più visto e sentito il suono meno lussureggiante di tutta la carriera, e con i ritmi più sostenuti. Lahelta, Lävitseni kaikkeen, Oikea sointi, highlights malinconici, quasi dolenti e intrisi di lirismo fino al midollo.
Unici.
E pensare che li avevo scaricati anni fa insieme ad altri dischi e me li ero dimenticati lì da una parte.
RispondiEliminaPoi, un giorno, la rotazione casuale di itunes (l'odiato) che ascoltavo distratta facendo altro mi ha regalato questa meraviglia...
Rapimento e amore al primo ascolto, letteralmente.
S.
Grazie per la segnalazione, non li avevo mai sentiti nominare e mi sono davvero piaciuti.
RispondiEliminaMi ricordano (alla lontana, eh, e fatte le dovute proporzioni: sono passati quasi 30 anni) i Fra Lippo Lippi di "Small Mercies", soprattutto per l'uso costante del pianoforte.
Peccato per la voce, piuttosto inespressiva e piatta, e per gli incomprensibili testi in finlandese o qiello che è :)
Sì è tutto in finlandese, ma la musica parla per tutto, testi incomprensibili compresi.
RispondiEliminaComunque ti consiglio di ascoltare il capolavoro assoluto, Maaet (c'è il link nel post)
Stasera provvedo, dovetubensai c'è una mostruosa raccolta (The Collected Works 1997-2007) in 7 cd dei Tenhi, dalla quale ho già scaricato il solo "Airut:Aamujen".
RispondiEliminaBè se ti vuoi avventurare nella discografia completa, ti ci vorrà un po' di tempo, ma ne vale la pena. Io dopo averli scoperti con Maaet l'ho ispezionata nel giro di una settimana :-)
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