domenica 10 luglio 2011

David Sylvian - Manafon (2009)

Per me, amante di DS fin dalla tenera adolescenza, la domanda è sempre spinosa: quanto potrà spingersi avanti quest'uomo e la sua cricca di ospiti? Fra quanti anni il mondo potrà allinearsi e capire meglio l'arte sublime che sta esprimendo?
Manafon è improvvisazione radicale, senza confini, come lui stesso ha dichiarato: non c'era nulla di scritto al momento di entrare in studio, neppure le liriche. Quindi il concetto non è soltanto riservato all'ensemble che, spezzettato e assortito nelle varie tracce, affresca con crudezza e romantica impietosità l'anima del disco.
Sylvian ha dato ad esso il via, ha osservato compiaciuto, analizzato, lavorato il materiale appena partorito. Ha creato le liriche subito dopo, ispirandosi ad un preciso riferimento letterario, e ha fatto suonare la sua infinita, immortale voce in predominanza, modulata come un'aggiunta alla strumentazione. Anche se Manafon è un chiaro flusso univoco che non può essere sminuzzato, individuerei in Random acts of senseless violence e The greatest living english man le vette espressive di questo capolavoro che continua a sconcertare non solo la base dei fan storici dell'uomo.
Così è, e così va accettato. O respinto, con maggior facilità. Io lo prendo in toto e resto impressionato, e ancor di più dal rilancio appena uscito. Died in the wool, realizzato col compositore giapponese Fujikura, che riprende una parte di Manafon più altri inediti per costruire uno struggente afflato di neoclassicismo.

4 commenti:

  1. Davvero, David Sylvian è sempre oltre. Un grandissimo

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  2. Condivido tutta la recensione, in particolare quello che dici su "Died in the Wool" che sposta il confine del "già detto" ancora un po' più in là.
    Questo è un disco che dovrebbero ascoltare quelli che sostengono che nella musica ormai tutto è stato detto e non è più possibile invenatre niente di nuovo.

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  3. Assolutamente, e proprio qui sta la grandezza del personaggio: non si è adagiato sugli allori di uno stile che ormai si era stereotipato, ma ha avuto il grande coraggio di spingersi in avanti.
    Died in the wool è il mio disco del momento, lo ascolto tutti i giorni :-)

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  4. Allelimo non è ora di riaprire placetobe? Hai mandato a cagare a sufficienza gli idioti pronti a rompere soltanto le palle, ora è giusto che il tuo blog torni! E dai!

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