martedì 26 luglio 2011

Times New Viking - Dig yourself (2005)

La sensazione è che questo suono sgraziato, così volutamente garage dei TNV serva principalmente a coprire i loro limiti. Avranno anche voglia a scrivere che sotto covano grandi canzoni, ma io non ci credo proprio.
In questo debutto secondo me si salva soltanto We got rocket, e 1 di 11 non costituisce quel che si dice un bel bilancio. Sbarazzini e adolescenziali, sembrano una versione testosteronica dei Pavement. Il loro noise-pop mi appare dozzinale, privo di qualsiasi spunto personale che li elevi al di sopra di un approccio che potrà anche sembrare simpatico, ma resta amatoriale in tutti i sensi.
Diventano anche imbarazzanti nei tratti in cui (Fuck books il momento più basso) cercano impunemente cadenze hard-rock e schitarrate hendrixiane. A quel punto no, la coltre ultra-lo-fi è ancor meno accettabile.

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