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Eppure questo debutto terrificante finì per diventare l'atto primo della musica industriale, o qualsiasi appellativo le si voglia assegnare. Da qui è partito più o meno tutto il filone (e anche la dark-ambient, con i 20 minuti catacombali di After cease to exist) di menti deviate, di rifiuto totale della standardizzazione musicale, di sperimentazioni ardite e perchè no, anche di capitoli di grande genialità.
Da qualcosa si doveva partire, certo. Certe cose tedesche più oltranziste degli anni precedenti potevano aver influenzato anche solo a livello inconscio i TG. Poi si è parlato anche di illustri avanguardie, ma la vocalità angosciante e manipolata di Orridge, le spirali corrosivo-convulsive della Fanny-Tutti e i lavori terroristico-elettronici di Carter e Christopherson, qui colti quasi esclusivamente in sede live, furono veramente protagonisti di una rottura indicibile, un passaggio di frontiera irreversibile.
io questi qua più li ascolto e più mi fan paura.
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