Dai gloriosissimi nineties nella grande Mela, un'altra grande band indimenticata e vittima delle avide majors (nella fattispecie la terribile Interscope) che posero troppe pressioni sui nostri beniamini, fra i massimi espositori dell'invivibile metropoli e delle sue follie.
Del quintetto capitanato dal bassista/vocalist Ashley restano comunque un poker secco di album in progressione, a partire dal primo rovinosissimo Consumer Revolt, con una crescita musicale (non mi piacerebbe proprio definirla concessione ad un accessibilità maggiore) che li portò a questo signor disco che è stato Release.Chiaro che il fattore noise puro e duro veniva smussato e la produzione era davvero eccellente, ma la cattiveria di fondo restava. I CSC erano diventati un gruppo di blues efferatissimo, quasi un aggiornamento dei Birthday Party, e a tratti somiglianti ad un altro fenomeno contemporaneo come i Girls Against Boys. Avevano aggiunto un chitarrista (McMillen, comunque abbastanza defilato) al quartetto classico con doppio basso (Ashley+Natz) batteria eclettica (Puleo) e samplers (Coleman).
Un poliziesco irresistibile con tanto di fiati come Last Legs ricorda parecchio il primo Cave, così come la malsana fosca Ambulance Song e la tesissima The divorce. Gran parte del disco si concentra comunque sui massicci granitici in mid-timing di Interference, It only hurts when I breathe, Turning inside out, Suckerpunch con punte di accessibilità in Two at a time, Any Day now. Il blues-metal di Slackjaw avrebbe fatto un figurone sul contemporaneo Betty degli Helmet. C'è solo una pausa di riflessione, non a caso Lullaby, la si direbbe una ballad disperata per via del piano soffuso, salvo il fatto che la ritmica pesta come un elefante in cristalleria.
Ashley proverà a battere lo stesso ferro caldo con i Firewater, ma ottenendo risultati inferiori.
Del quintetto capitanato dal bassista/vocalist Ashley restano comunque un poker secco di album in progressione, a partire dal primo rovinosissimo Consumer Revolt, con una crescita musicale (non mi piacerebbe proprio definirla concessione ad un accessibilità maggiore) che li portò a questo signor disco che è stato Release.Chiaro che il fattore noise puro e duro veniva smussato e la produzione era davvero eccellente, ma la cattiveria di fondo restava. I CSC erano diventati un gruppo di blues efferatissimo, quasi un aggiornamento dei Birthday Party, e a tratti somiglianti ad un altro fenomeno contemporaneo come i Girls Against Boys. Avevano aggiunto un chitarrista (McMillen, comunque abbastanza defilato) al quartetto classico con doppio basso (Ashley+Natz) batteria eclettica (Puleo) e samplers (Coleman).
Un poliziesco irresistibile con tanto di fiati come Last Legs ricorda parecchio il primo Cave, così come la malsana fosca Ambulance Song e la tesissima The divorce. Gran parte del disco si concentra comunque sui massicci granitici in mid-timing di Interference, It only hurts when I breathe, Turning inside out, Suckerpunch con punte di accessibilità in Two at a time, Any Day now. Il blues-metal di Slackjaw avrebbe fatto un figurone sul contemporaneo Betty degli Helmet. C'è solo una pausa di riflessione, non a caso Lullaby, la si direbbe una ballad disperata per via del piano soffuso, salvo il fatto che la ritmica pesta come un elefante in cristalleria.
Ashley proverà a battere lo stesso ferro caldo con i Firewater, ma ottenendo risultati inferiori.
Cristo santo quanto ho sballato con Any day now..
RispondiEliminaDisco fantastico..riuscii a farli piacere anche ai metallari quando lo mettevo nel pub dove lavoravo!..
Certo che far prendere strade laterali ai metallari non doveva essere facile...Complimenti!
RispondiEliminaTutto merito del pezzo, cattivo e trascinante.
RispondiEliminaEhi webb, sono entrato al bar..in settimana mi portano lo stereo nuovo e poi inizio a lavorarmi i vecchietti con il vintage e i giovani con il doom!..ti aspetto con ansia e tago mago!
Vai Vai, anche un po' di noise nei momenti di punta secondo me non può guastare, e il kraut-ambient senza dubbio alla mattina presto.
RispondiEliminaConfermatissimo lunedì 16 al pomeriggio sono là da te!