E' proprio vero che i prodotti wave doc non sfioriscono mai. Anzi, devo fare una errata corrige esterna al mio post esterno sugli udue, retrocedendoli in 3° categoria. Perchè se i soliti nomi epocali sono la 1°, allora i Sound erano in 2°, ma che signora serie cadetta! Forse potrebbe apparire scontato tributare loro un ecccessiva rivalutazione in virtù della immeritata mancanza di fama, visto che personalmente li ritengo appunto un gradino sotto i campioni, eppure ogni volta che mi capita di riascoltarli penso sempre "dovrei ri-prenderli più spesso, perchè non sono arrivato al punto di saturazione classico che non mi fa sentire praticamente più il bisogno di sentire Psychedelic Furs, Echo & The Bunnymen, Cure, Joy Division.
Questa ristampa di Jeopardy include una coda di 4 pezzi live dall'energia bruciante, che non fanno altro che aggiungere al valore già altissimo dell'originale 33 giri. Qui ci sono pezzi da urlo come Missiles, Night versus day, Hour of need, soltanto per citare le migliori in cui Borland dava meno sfogo alle sue pulsioni punk e componeva complesse perle di pura wave destinate a restare nell'olimpo. La cosa curiosa è che col passare del tempo i Sound affineranno ulteriormente il loro stile con risultati ancora eccelsi (penso a Shock of daylight su tutti), eppure niente, non incasseranno mai nulla.
Devo ascoltarli più spesso, non c'è niente da fare...
Questa ristampa di Jeopardy include una coda di 4 pezzi live dall'energia bruciante, che non fanno altro che aggiungere al valore già altissimo dell'originale 33 giri. Qui ci sono pezzi da urlo come Missiles, Night versus day, Hour of need, soltanto per citare le migliori in cui Borland dava meno sfogo alle sue pulsioni punk e componeva complesse perle di pura wave destinate a restare nell'olimpo. La cosa curiosa è che col passare del tempo i Sound affineranno ulteriormente il loro stile con risultati ancora eccelsi (penso a Shock of daylight su tutti), eppure niente, non incasseranno mai nulla.
Devo ascoltarli più spesso, non c'è niente da fare...
(originalmente pubblicato il 05/04/2010)
capolavoro assoluto..la storia di adrian borland è quella di un grande sfortunato musicista,vittima della sfortuna,fino all'ovvio epilogo del suicidio,nel 1999..gruppo meraviglioso,specie i prim album..checontinuano a influenzare tanti gruppetti attuali..
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