mercoledì 7 luglio 2010

Sons And Daughters - The repulsion box (2005)

Pregevolissimo l'intento di smarcarsi dall'esperienza seppur sfiorata Arab Strap per la vocalist Bethel, che a cavallo di fine millennio era la peccaminosa contraltare di Moffat in duetti memorabili tipo Toy fights o Afterwards, e per il batterista live Gow. Unitisi al chitarrista Paterson e alla bassista Lennon (quella della cover di Mad for sadness), i S&D sono usciti come una entità abbastanza peculiare per il panorama scozzese. I duetti vocali etero e l'enfasi power-pop ricordano spesso gli X, senza però riuscire a replicare le vibranti apoteosi dei californiani. Certi passi oscuri e caracollanti vorrebbero assimilare il Cave più mannaro, ma senza andarci vicino di kilometri. Altre selvagge puntate in un boogie-wave ricorderebbero i Gun Club, ma senza neanche un oncia della loro follia dinamitarda.
Non li capisco.

(originalmente pubblicato il 22/03/2010)

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