Non nascondo di essermi avvicinato a questo gruppo innanzitutto per il nome, un po' perchè è davvero simpatico e poi perchè viene da pensare che devono essere un po' folli. In realtà i Nani Alti sono bizzarri artigiani indie-pop in attività da 30 anni, nonostante i dischi siano stati veramente pochi, e sono stati una grande influenza per tutta la scena lo-fi dei nineties per quello spirito melodico unito ad una povertà di mezzi tecnici. Knox e Bathgate, entrambi cantanti e chitarristi, realizzavano in questo disco una ventina di bozzetti di vario tipo: ballad folks sbilenche, possenti cavalcate al limite del punk, pop-songs squisite, esilaranti scansioni di casio, gags di indubbio gusto, tutte accomunate dal fatto che non c'è batteria, soltanto qualche percussione sparsa o beatbox antidiluviana.
Un ascolto fresco e coinvolgente, senza nulla di rivoluzionario ma essenzialmente badante alla bontà delle songs. Il tutto con la benedizione di Syd Barrett.
Un ascolto fresco e coinvolgente, senza nulla di rivoluzionario ma essenzialmente badante alla bontà delle songs. Il tutto con la benedizione di Syd Barrett.
(originalmente pubblicato il 28/03/2010)
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