Esistenza breve e sofferta, consuetudine nei gruppi post-hardcore, per i Quicksand di Schreifels. Soltanto due dischi ma un lascito importante nel genere, al punto che si penserebbe siano stati in anticipo su anni in cui avrebbero avuto più riconoscimenti a livello di pubblico.
In loro c'erano i rimasugli della old school moderati in un approccio sia fugaziano (la voce perennemente in stile McKaye) che helmetiano (i muri di chitarre, certe ritmiche contorte). La sorpresa stava in pezzi come Dine alone o Lie and wait, in cui un maggior spiraglio melodico rievocava addirittura il fantasma caldo dei Jane's Addiction, quando non le caracollanti spirali dei Lungfish.
Gli spunti compositivi sono spesso efficaci, anche se alla lunga il disco perde l'intensità per qualche doppione di troppo. La via da seguire poteva essere quella dello strumentale Baphomet, dagli interessantissimi inserti slintiani in un mare di distorsioni.
Invece faranno un altro disco e si scioglieranno, restando così uno dei nomi di fascia media dei nineties.
In loro c'erano i rimasugli della old school moderati in un approccio sia fugaziano (la voce perennemente in stile McKaye) che helmetiano (i muri di chitarre, certe ritmiche contorte). La sorpresa stava in pezzi come Dine alone o Lie and wait, in cui un maggior spiraglio melodico rievocava addirittura il fantasma caldo dei Jane's Addiction, quando non le caracollanti spirali dei Lungfish.
Gli spunti compositivi sono spesso efficaci, anche se alla lunga il disco perde l'intensità per qualche doppione di troppo. La via da seguire poteva essere quella dello strumentale Baphomet, dagli interessantissimi inserti slintiani in un mare di distorsioni.
Invece faranno un altro disco e si scioglieranno, restando così uno dei nomi di fascia media dei nineties.
(originalmente pubblicato il 27/02/2010)
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