giovedì 8 luglio 2010

VV. AA. - Mental Hour Vol. 3-7 (by Planet Rock)

(Nella Foto: Gennaro Iannuccilli)
Questa volta un volume molto ritmato. Se non sbaglio siamo ancora nel 1993 e le star del momento sono The Orb (qui con le ondate di suono marino di A huge evergrowing...), i belgi Psykhik Warriors ov Gaia con il loro techno-ambient da fossa delle Marianne, i F.S.O.L. e i System 7. Le varianti sagge al ritmo però qui sono delle vere perle, come l'arcobaleno di JM Jarre, un remix arcuato di This Mortal Coil e un altro stuolo di pezzi rimasti purtroppo a me anonimi.
VV. AA. - Mental Hour Vol. 3 (by Planet Rock)
Sempre ben schierate le unità soprascritte, con l'aggiunta di un Aphex Twin in piena affermazione e gli Orbital . Vanno in onda anche recuperi vintage come i Kingdome Come di Arthur Brown con lo space-rock di Time Captives, e i Tangerine Dream da sempre pionieri dell'ambient tutta. Davvero straniante la Meredith Monk remixata col beat sotto, freddi e glaciali i Clock Dva di Eternity, e interessantissime le Miranda Sex Garden con il loro madrigal-rock evocativo ed eretico.
Fantastica l'accoppiata all'inizio: i Neu! alle prese con un mesmerico percussivismo spaziale in rallentamento con la tempesta galattica di Rother, al cui termine parte il dub apocalittico di Scorpionic degli Scorn, che due pezzi dopo viene remixata in modo magistrale (da chi???). Poi ancora gettonatissimi Aphex Twin, Tangerine Dream, Clock Dva, Orb, Miranda Sex Garden. Molto attrattivi gli Out Of Body Experience.
A questo punto dovremmo essere all'inizio del 1994 e l'autentica meraviglia dei Seefeel introduce alla grande. Ci sono belle novità come i Bandulu (dei Kraftwerk all'era delle glaciazioni), gli Exquisite Corpse con una techno per nulla banale ed ipnotica, i suoni concreti di Amoprhous Androginus, l'evocazione meccanica di Dive, l'exotic sballato dei Coil di Nasa Arab, l'angosciante campanilismo manipolato dei Sabres of Paradise, e il percussivismo multicolour di Mickey Hart. Poi si odono i primissimi passi delle future star Air.
Volume di svolta. Se non ricordo male, a quel punto la Mental Hour era diventata troppo techno-asciutta per i miei gusti oppure al sabato sera le uscite con gli amici avevano preso il sopravvento. Poco male, chè i paladini della conoscenza musicale ebbero il buon senso di dedicare spazio a quest'aurea musicale anche durante la settimana lavorativa.
Chiedo lumi a chiunque s'imbatta nella traccia numero 4 e conosca quest'artista incredibile, che si dovrebbe chiamare Ely Schoely o una roba del genere. Trattasi di una piece arabo-indiana, un raga dronico assolutamente mozzafiato con questo muezzin dalla voce incantatrice, doppiato dal violino, con sfondi di archi liberi e cinguettii, per un risultato finale incredibile. Davvero,
Altra novità importantissima fu la mia scoperta di questo programma very strange che andava in onda su una radio locale (Gamma) alla domenica sera alle 22, che si chiamava Tedio Domenicale, della quale ho raccontato qualcosina in un vecchio post. Quindi, in sostanza: la scoperta di robe esoteriche (i Coil gregoriani di Cave of roses), l'elettronica più fredda e dark (Antigroup), quella più perversa e fetish (Dominator), e specialmente la meraviglia della dark-ambient, qui rappresentata in un capolavoro come la A live coal under the ashes dei grandi Contrastate.


(originalmente pubblicato il 18/04/2010)

4 commenti:

  1. Alt. Aspetta. Queste sono le registrazioni di quello che andava in onda su Planet Rock oppure sono solo i pezzi che mettevano?
    Planet Rock che ricordi...

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  2. Sono le registrazioni di quello che mandavano in onda, con qualche perla vocale dei mitici conduttori in qua e in là. Ricordi fantastici, direi.

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  3. Decisamente! In pratica sono stati i miei maestri di musica. Non dimenticherò mai quella trasmissione.

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