martedì 6 luglio 2010

Shock Headed Peters - I Bloodbrother Be + The Kissing Of God EP (1984-85)

Combo inglese del quale si trovano pochissime informazioni in rete ed è ovviamente dimenticato da tutti. Assolutamente poco inquadrabili in alcun genere, corrente o stile, erano guidati dal vocalist / chitarrista Blake, ed ebbero due fasi ben distinte, una a metà degli anni '80 e una nei primi '90. Ricordo un'intervista di Baroni di Rumore in cui il Blake lamentava il fatto di vivere in stato di semi-povertà e fosse pronto a bussare alla porta di Tibet per avere sostegno....
Questi furono credo i loro primi 2 ep, e contenevano uno stranissimo miscuglio di freak-wave, heavy metal, industrial e cabaret macabro. Ingannevole I bloodbrother be, jazz-lounge da salotto sixties (si diceva che Blake provenisse proprio da quell'ambiente). Truth has come già deraglia verso coordinate stranissime, spettrale ipnosi minimale con recitato vocale manipolato, doppiata poi dalla pastorale sospensione voce/piano di The kissing of gods. Katabolism poi lascia intendere in modo più attendibile quello che sarà, basta immaginare i Killing Joke più visionari ma con una decisa iniezione di esoterismo. Per dare un idea di Hate on sight, citerei i Red Krayola in versione gotica. Heartbreak hotel è un plumbeo hard fuso con ottoni fiatistici. Always be waiting è l'apice del loro art-metal che riprende i feedback degli MX-80 Sound con inserti minacciosi di synth e l'ossessiva voce nasale di Blake. Mr. Very Big chiude in modo inusitato, con un fracasso di percussioni in primo piano e un frastuono di chitarre in stile primi Nurse With Wound che lascia perlomeno spiazzati.
Inclassificabili.

(originalmente pubblicato il 14/03/2010)

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