
Rumore dell'anima, leggevo un tempo su un giornale. Le influenze sono diluite in un songwriting senza fretta, con poche impennate (ma quella di Business is good è veramente importante nell'economia dell'albo) ed un'approccio molto passionale come di rigore. Un po' Red House Painters, un po' Low, un po' ultimi Talk Talk, Burn the furniture è un piccolo gioiello che necessita di qualche ascolto per essere pienamente apprezzato, ma entra a poco a poco dentro, fino a conquistare.
(originalmente pubblicato il 30/04/09)
Nessun commento:
Posta un commento