Questi sì che sono un orgoglio nazionale, altro che i Verdena.
Attivi da oltre un decennio i GDM si sono fatti valere per le loro qualità creative ed esecutive, seppur aleggi sulla loro produzione l'influenza evidente di certi schemi d'oltremanica.
Immagino che ai ragazzi reggiani scocci parecchio, ma è innegabile che i Mogwai (in particolare quelli di Come on die young) abbiano esercitato una certa risonanza su questo disco. Peraltro splendido, viene da dire all'ascolto soltanto della seconda traccia, Pet life saver, uno scroscio di spleen (con tanto di canto indolente) con sviolinate struggenti nel finale.
Ma tutto il disco vive di una propria anima, che svaria dal malinconico all'energico, dall'ipnotico alle cascate noise. Le tessiture chitarristiche guidano queste mini-suite in labirinti dal fascino indiscutibile; la rielaborazione viene passata sotto una lente padana di tutto rispetto.
(originalmente pubblicato il 12/03/09)
Attivi da oltre un decennio i GDM si sono fatti valere per le loro qualità creative ed esecutive, seppur aleggi sulla loro produzione l'influenza evidente di certi schemi d'oltremanica.
Immagino che ai ragazzi reggiani scocci parecchio, ma è innegabile che i Mogwai (in particolare quelli di Come on die young) abbiano esercitato una certa risonanza su questo disco. Peraltro splendido, viene da dire all'ascolto soltanto della seconda traccia, Pet life saver, uno scroscio di spleen (con tanto di canto indolente) con sviolinate struggenti nel finale.
Ma tutto il disco vive di una propria anima, che svaria dal malinconico all'energico, dall'ipnotico alle cascate noise. Le tessiture chitarristiche guidano queste mini-suite in labirinti dal fascino indiscutibile; la rielaborazione viene passata sotto una lente padana di tutto rispetto.
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