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Portable model of focalizzava il suo tiro con una musica altamente riflessiva, prettamente acustica ma guarnita abbondantemente da bleeps, effetti elettronici e i tipici cori stonati che tanto avevano caratterizzato i Cap'n Jazz. Soltanto che qui non è che siano tanto coerenti con l'obiettivo finale: le sonorità sono interessanti, non molto distanti da quanto stavano facendo all'epoca i rimpianti Van Pelt. Ciò che mancano sono soprattutto le canzoni, non v'è n'è nessuna particolarmente memorabile, e alla fine del disco mi trovo alquanto annoiato.
(originalmente pubblicato il 07/03/09)
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