Non toccherà a me disquisire sull'importanza di questa band, il cui culto è stato amplificato a dismisura dal fatto che produssero un unico album per ricostituirsi dopo una pausa di 22 anni, a seguito di innumerevoli dichiarazioni di stima e influenza da parte di tanti musicisti.
La radice d'estrazione era indubbiamente hardcore, filtrato però sotto una lente vagamente sperimentale che li poneva come l'equivalente statunitense dei primi Wire. Un power-trio con aggiunta dei nastri di Swope, con la chitarra incisiva di Miller, il basso poliedrico di Conley e le ritmiche sferraglianti di Prescott. Vs è disco compattissimo, dal mood inevitabilmente scuro, a tratti quasi drammatico, col solo difetto di una monocromaticità di fondo che si trascina in fondo includendo le bonus trax della ristampa. Ma resta in fondo un capitolo importante del post-wave a stelle e strisce, ed in qualche modo i MOB stavano inconsciamente passando il testimone ai futuri campioni del mondo Husker Du.
La radice d'estrazione era indubbiamente hardcore, filtrato però sotto una lente vagamente sperimentale che li poneva come l'equivalente statunitense dei primi Wire. Un power-trio con aggiunta dei nastri di Swope, con la chitarra incisiva di Miller, il basso poliedrico di Conley e le ritmiche sferraglianti di Prescott. Vs è disco compattissimo, dal mood inevitabilmente scuro, a tratti quasi drammatico, col solo difetto di una monocromaticità di fondo che si trascina in fondo includendo le bonus trax della ristampa. Ma resta in fondo un capitolo importante del post-wave a stelle e strisce, ed in qualche modo i MOB stavano inconsciamente passando il testimone ai futuri campioni del mondo Husker Du.
(originalmente pubblicato il 21/04/09)
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