giovedì 20 maggio 2010

Black Flag - My War (1984)

Schizoidi, imprevedibili, vertiginosi i BF di questo secondo albo, pesante successore di quel caposaldo danneggiato di portata storica. Disco dalle due facce ben distinte, con la prima facciata di hardcore peso e teso sulla scia dell'esordio; My War e I love you sono anthem trascinanti composti da Dukowski che però non faceva più parte della band, oberato dagli impegni con la gestione della SST. Le schitarrate scure e dissonanti di Ginn la fanno da padrone, Can't decide, Forever time, schegge impazzite su cui Rollins si sgola come un ossesso a salmodiare. Ma le sorprese arrivano col passare del disco, The swinging men è un cadenzatissimo ed irregolare tornado di sconquassi. Il lato B poi è completamente fuorviante: la bandiera si unisce al sabba, in un unico colore. Ginn si traveste da Iommi e viene creato il sound che i Melvins porteranno al successo una decina d'anni dopo. Ritmi rallentatissimi, atmosfere sballate seppur asciutte, per tre pezzi extra-large rispetto ai loro standard abituali. Ginn svisa con spine acuminate, Rollins sembra un internato da centro d'igiene mentale, Stevenson tiene il passo con fermezza. My war fu un disco di svolta, disorientante ed influente, che a tutt'oggi non perde un'oncia della propria "sgradevolezza".

(originalmente pubblicato il 24/03/09)

Nessun commento:

Posta un commento