Li ho sentiti per via del trascorso di Weston, senza sapere nulla di biografico di loro. E all'ascolto di questo TBOY ho pensato subito; una versione più lineare dei Mission Of Burma. Solo dopo, leggendo una bio, ho scoperto che effettivamente il batterista era Prescott appena uscito dai disciolti MOB. E oltretutto qui Weston non era ancora della partita.
I Volcano Suns di questo debutto erano un trio che semplificava il discorso con un post-hardcore che alternava accelerazioni anfetaminiche a scosse di power-pop, con qualche timido accenno agli Husker Du, ma senza alcuna brillantezza. La registrazione lo-fi è tipica dei prodotti Homestead, ma non è che aiuti più di tanto il gruppo ad emergere.
Di conseguenza, i VS restano fondamentalmente un nome del sottobosco americano eighties, di buona qualità ma del quale non restano molte tracce nella memoria collettiva.
I Volcano Suns di questo debutto erano un trio che semplificava il discorso con un post-hardcore che alternava accelerazioni anfetaminiche a scosse di power-pop, con qualche timido accenno agli Husker Du, ma senza alcuna brillantezza. La registrazione lo-fi è tipica dei prodotti Homestead, ma non è che aiuti più di tanto il gruppo ad emergere.
Di conseguenza, i VS restano fondamentalmente un nome del sottobosco americano eighties, di buona qualità ma del quale non restano molte tracce nella memoria collettiva.
(originalmente pubblicato il 25/05/09)
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