venerdì 28 maggio 2010

Squirrel Bait - Squirrel Bait (1985)

Più che micidiali questi ragazzetti all'esordio, minorenni e determinati nella loro capacità di ascrivere alla storia una breve manciata di anthems di hardcore evoluto. Come già dissi per l'epitaffio Skag Heaven, il sound di Grubbs e co. era fatto di cavalcate sfrenate che esulavano da qualsiasi tipo di violenza, prediligendo un approccio diagonale nella sua epidermicità. Le chitarre flangerizzate e spigolose, la ritmica ondulata, il rauco vociare di Searcy, tutti gli strumenti hanno un loro ruolo fondamentale. Ed in primis, 8 composizioni che nello spazio di neanche mezz'ora fanno saltare sulla sedia continuamente. Fra le sfuriate più dirette, la drammatica The final chapter si fregia di una progressione di accordi fenomenale. Le ripartenze di Thursday, When I Fall, Hammering so hard sono da autentico manuale dell'hardcore tecnico, e pensare che andavano ancora a scuola....Piccole variabili più riflessive illuminavano Sun God, perla assoluta del disco che completa un quadro perfetto nella propria, sintetica, brada istintività di ragazzi prodigio che matureranno fino a diventare dirigenti della scena indipendente più creativa.

(originalmente pubblicato il 17/05/09)

2 commenti:

  1. Aspettavo giusto l' occasione per ascoltarli.
    Di Grubbs conosco solo i pezzi con i Gastr.
    Poi ti faccio sapere.

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  2. Ogni occasione è quella giusta. E sono pianeti diversi, quindi sei avvisato :-)

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