Una compilation un po' tarocca che non figura in nessuna discografia dei RLYL, che comprai a prezzo stracciato tanti anni fa. Una band di Leeds capitanata dal chitarrista/vocalist Reed, che ebbe vita soltanto negli anni '80 e ne incarna perfettamente lo spirito, seppur appartenente al tipico ceppo dark-wave-melodico che già era in declino quando pubblicarono i loro primi albi.
Il primo singolo Beating my head era esemplificativo; ritmo martellante, chitarre torrenziali, incipit melodico e marziale. Come se gli Psychedelic Furs rinunciassero a qualsiasi velleità glam, sostituendo Butler con Curtis dei JD alla voce.
Non mancano pezzi molto validi come lo strumentale Push, la trascinante Monkeys on juice, la drammatica Generation, ma i RLYL restano un gruppo minore e dalle influenze troppo chiare per lasciare tracce importanti nella storia. Solo per gli stretti fans del genere.
Il primo singolo Beating my head era esemplificativo; ritmo martellante, chitarre torrenziali, incipit melodico e marziale. Come se gli Psychedelic Furs rinunciassero a qualsiasi velleità glam, sostituendo Butler con Curtis dei JD alla voce.
Non mancano pezzi molto validi come lo strumentale Push, la trascinante Monkeys on juice, la drammatica Generation, ma i RLYL restano un gruppo minore e dalle influenze troppo chiare per lasciare tracce importanti nella storia. Solo per gli stretti fans del genere.
(originalmente pubblicato il 29/04/09)
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