lunedì 24 maggio 2010

Goldmund - Corduroy Road (2005)

Ariecco il buon Helios che mi fa entusiasmare con la sua splendida ambient, qui sopra intento a rimirare un panorama campestre, per poi chiudersi in camera, al piano e diventare Goldmund, aka il suo progetto di estremizzazione al minimo. Ed il dna indiscutibilmente è il suo, anche se qui non c'è proprio nulla di elettronico, soltanto tasti d'avorio riverberati e un filo di acustica ogni tanto. Corduroy Road è ulteriore segno della capacità disarmante di saper creare scenari e spazi aperti con poche, lente note e solenne malinconia. E' una tela che Kenniff riempie con schizzi ben calibrati, grande pazienza ed estrema meditazione.
Un disco che non è certo da ascoltare in macchina, o mentre si fa jogging. Corduroy Road è una pausa di riflessione, in un ambito che si cura di mantenere le due vite ben staccate, lasciando ad Helios il compito di entusiasmare genuinamente.

(originalmente pubblicato il 09/04/09)

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