Blue fu il singolo che poteva lanciarli su scala mondiale, con quell'elettro-pop di vaga impronta Japan ma del tutto privo di glamour. Poche cover sono state trasfigurate in maniera così marcata come Three girl rumba, lounge androide che in origine era power-pop-punk marchiato Wire. A street scene era il singolo prescelto da Hex, dal quale viene riproposta anche una versione live della meditazione astrale di Pendulum man. Murder City svela invece la faccia opposta di Sutton, in grado di sfoderare incubi aggressivi post-noise-rock che paradossalmente anticipavano le cavalcate galattiche futuristiche di Red Sparowes o Isis. E last but not least, i 21 minuti di Scum, suite semi-improvvisata pregna di minimalismo e ambientazioni spettrali, non a caso registrata in una chiesa sconsacrata.
mercoledì 5 maggio 2010
Bark Psychosis - Game over (1997)
Etichette:
Ambient-Rock,
Cult Music
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