martedì 4 maggio 2010

Red Sparowes - Every red heart shines toward the red sun (2006)

Per me una delle rivelazioni massime di quest'anno. Lo so, sono arrivato in ritardo, dato che il primo disco risale a 3 anni fa, ma l'atmo-rock di questi veterani riunitesi per la giusta causa mi fa scattare lo stesso meccanismo che azionano gli Explosions in the sky. A differenza dei quali, manifestano un sound più vigoroso e consistente, con maggior attenzione alla sezione ritmica, retaggio indubbio di origini metal-hardcore (Isis, Angel Hair) ma anche art-rock (Pleasure Forever), tanto per citare soltanto le provenienze più importanti. Cognizione di rossi cuori che splendono al rosso sole, un titolo programmatico per gli Sparowes che amalgamano in maniera perfetta influenze disparate fin dall'intro devastante di The great lap forward; basso fuzzato che gira elaborato e fluido, chitarre cacantilenanti, ritmica ora possente ora sospesaC a creare suggestioni senza fine. Quando poi il tutto è assistito da un songwriting che ha del miracoloso (occorre considerare che è tutto STRUMENTALE, ma chi si accorge della qualsiasi mancanza di voci???), siamo di fronte ad un prodigio. Meno catastrofici degli Isis, a volte ricordano certe atmosfere simil-wave (i Cure più grevi), oppure riprendono le intuizioni più commoventi dei già citati EITS (la splendida A message of avarice). Annihilate the sparrow ricorda certi Don Caballero privi di testosterone e pieni di passione. Un disco che non mi stancherei mai di ascoltare, specie al compimento di Millions starved, con quella progressione da pelle d'oca che fa viaggiare con la mente.
Alla fine le citazioni sono soltanto peli nell'uovo di questi passeri rossi che spiccano il volo verso lande inesplorate, che siano soli rossi o i venti più scuri.
Sublimi.

(originalmente pubblicato il 13/10/08)

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