Dall'ultima tourneè che fecero, un'assemblaggio infuocato e appassionato come da copione.
Potendo pescare da un vasto repertorio che era già di per sè classico, il trio corroso da litigi, vicissitudini e droghe, salutava il suo pubblico con gigs arroventati, veloci e massicci.
Non c'è molto da dire su questi 24 pezzi in cui non si stacca un attimo la spina (soltanto Hardly getting over it smorza un po' le muraglie soniche), in cui melodia e rumore sono un tutt'uno.
Una scaletta equamente divisa fra i pezzi rauchi e furiosi di Mould e quelli melodrammatici di Hart, come da usanza. La chitarra è un'ascia, la batteria riecheggia umana, Norton un po' sommerso nel mixing, ma sono piccoli dettagli che non contano di fronte alle songs del più grande gruppo di hardcore melodico di tutti i tempi.
Potendo pescare da un vasto repertorio che era già di per sè classico, il trio corroso da litigi, vicissitudini e droghe, salutava il suo pubblico con gigs arroventati, veloci e massicci.
Non c'è molto da dire su questi 24 pezzi in cui non si stacca un attimo la spina (soltanto Hardly getting over it smorza un po' le muraglie soniche), in cui melodia e rumore sono un tutt'uno.
Una scaletta equamente divisa fra i pezzi rauchi e furiosi di Mould e quelli melodrammatici di Hart, come da usanza. La chitarra è un'ascia, la batteria riecheggia umana, Norton un po' sommerso nel mixing, ma sono piccoli dettagli che non contano di fronte alle songs del più grande gruppo di hardcore melodico di tutti i tempi.
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