Il gruppo formato da Matt Pike al seguito dello split degli Sleep, un'altro power trio in cui ovviamente la sua chitarra fa il bello e il cattivo tempo, in cui la voce abrasiva ricalca molto quella dell'ex compagno Cisneros. The art of self defense è un albo rovinoso e disastrato dove l'abusatissimo Black Sabbath-sound viene iper-velocizzato fino a raggiungere livelli trash-metal-core. Sei pezzi quasi tutti uguali per 6 muraglie sonore monotone ed impenetrabili, ed il fuoco è servito. Peccato che manchi quel mix di visionarietà e creatività che rendeva unici gli Sleep; difatti otterranno risultati molto più interessanti Cisneros e Haklus con i secchissimi e misticheggianti Om. E resta comunque la convinzione che, con il monumento di Jerusalem, si sia raggiunto uno stato di climax forse difficilmente raggiungibile in futuro da questi uomini.
(originalmente pubblicato il 04/01/09)
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