Difatti, nulla si aggiunge e nulla si toglie: We're gonna groove, residuato dei primissimi tempi, Walter's Walk del 1973, Wearing and tearing delle ultime registrazioni, sono cavalcate rocciose e sensuali come da copione del dirigibile. Mentre per Ozone Baby, l'honky-tonk di Darlene, l'assolo di Bonzo's Montreaux e il folk-stomp di Poor Tom, sono pezzi minori e tali restano.
Le vere gemme di Coda sono una rendition eccezionale di I can't quit you baby, live ripulito del 1970; lo standard blues viene raso al suolo come da un'orda barbarica, ma è un invasione di alta classe. Il suono di batteria, inoltre, mi fa pensare che Steve Albini ha avuto la sua maggior influenza di produzione da parte di Page. Di Baby come on home, sacrosantemente ripescata, avevo già parlato qui. Travelling riverside blues e White summer conosceranno miglior inserimento nelle BBC Sessions, mentre Hey Hey what can I do fu il retro dell'unico singolo che fecero per il mercato americano. Ed è una splendida ballad elettrificata, degna del tutto di III.
Nessun commento:
Posta un commento