giovedì 6 maggio 2010

Naked City - Torture Garden (1989)

Anima inquieta e nomade dell'avantgarde più estrema, Zorn volle testare un'ardito miscuglio fra la free e il metal-core con la città nuda, circondato da maestri compari d'avventura come Frisell, Frith, Baron e Horvitz. Una formazione con strumenti classici, il sax del leader a pungere e un vocalist scheggia schizofrenica come Eye (nella seconda parte dell'esistenza del gruppo, fu invece Patton). Torture Garden è composto di 42 pezzi, tutti ovviamente molto corti. E' un disco imprendibile, in cui vengono citati praticamente tutti gli stili, i generi e i sub-generi della musica pop-rock-metal che siano esistiti negli ultimi 50 anni. L'enfasi è concentrata sugli aspetti estremi, il che farà loro guadagnare la fama di frange di grind-core fans: non soltanto la voce di Eye era un frullato di urla agonizzanti ed impazzite, ma spesso i 6 indugiavano in vere e proprie micro-distruzioni tipiche del genere, sempre limitandosi a durate molto brevi per poi cambiare radicalmente.
Torture Garden è un collage che ha quasi il sentore di sigillo, di firma di un vero maestro come Zorn ad archiviare mezzo secolo di musica a modo suo, e a quello dei virtuosi che lo assistivano in questa operazione, come dire, altamente de-costruttiva.

(originalmente pubblicato il 08/12/08)

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