
Luci sulla band più
bootleggata della storia, probabilmente, con questo titolo dell'enigmatica Kobra Records. 13 titoli che vanno a scandagliare con fare feticista su certi scaffali abbandonati all'epoca fra il primo e il secondo album. Fra le varie takes di ciò che confluirà sul dirigibile, un paio sono
Babe i'm gonna leave you, con un Plant esagitato oltremisura. Niente paura, la versione finale sarà la migliore di gran lunga. Una rusticissima
You shook me delinea la prima fase, con i 4 ancora incerti nel songwriting (fra mezzi furti e cover ci sarà ben poco di originale sul disco, anche se memorabilmente grande). Due strumentali con Jonesy all'organo e Page alla classica resteranno abbozzi primari di pagine future, molto interessanti. Nel finale una versione elettrificata di
Bron-y-aur stomp, 3 Peel sessions che andranno a confluire (ripulite per l'occasione) sul monumentale
BBC Sessions, e un'assaggio di
Moby Dick.
Logico però che l'interesse maggiore vada per i 2 pezzi pressochè introvabili altrove:
George Wallace, standard shuffle, fu registrata dai 4 di spalla a tale bluesman J Proby. La vera autentica studio-gem di questo bootleg però risulta essere
Baby come on home (tribute to Bert Berns), residuato della Band of Joy da cui provenivano Bonham e Plant. Trattasi di un soul dal passo lento, dalle rifrazioni luminose ed impreziosito da una grande prestazione del vocalist, la prima di una lunga serie....
(originalmente pubblicato il 22/09/08)
Nessun commento:
Posta un commento