Per carità, non è certo un brutto disco questo Geek the girl, e la partenza è quantomeno ottima, con una My secret reason ballad impressionistica scandita dalla voce suadente della Germano e da riverberi minacciosi. Sulla stessa falsariga si muovono la splendida Cry Wolf, altro pezzo sospeso nel nulla, la drammatica A psychopath, la sviolinata sghemba di Phantom Love. Quando si serve di un arrangiamento più tradizionalmente completo, crea l'eterea e struggente Sexy little girl princess, dai vocalizzi fatalmente fragili.
Altrove (quindi metà del disco), invece regna un manierismo di tipo 4AD, con pieces folk tipicamente immerse in una dimensione sovrannaturale. Ma trattasi di una sensazione già abbondantemente sentita altrove, perciò trovo alquanto sopravvalutato il giudizio del buon Piero.
(originalmente pubblicato il 28/12/08)
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