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Un gruppo difficile da gestire per i due factotum, Bixler e Lopez, vista anche la rotazione continua di gente che va e viene, fino a raggiungere un team di 8 elementi. Frances the mute è un disco impressionante, lunghissimo e articolato che richiede forse decine di ascolti per essere assimilato, in cui succede ovviamente di tutto, con uno stile appassionato e multiforme. Io sono riuscito ad ascoltarlo solo 5-6 volte, riesco a coglierne momenti splendidi, divagazioni ed esplosioni. Inoltre è prodotto e suonato alla perfezione con una tecnica notevole da parte di tutti, compresi i membri a noleggio o di passaggio.
Mi spiazzano. Vorrei gustarmelo dall'inizio alla fine, ma finisco per essere investito dalle ondate di suono e mi perdo nel vortice. Necessito di ripetere l'esperienza, perchè alla fine mi resta un sapore amaro e sento di non essermelo goduto fino in fondo.
Perchè i MV non sono il gruppo del futuro, ma sono quelli che prendono il passato e lo passano al tritatutto, sparando fuori le loro suites schizofreniche in modo concitato ma anche raffinato ed emozionale.
Per dire, questi si mangiano i Muse a colazione.
(originalmente pubblicato il 20/02/09)
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