mercoledì 12 maggio 2010

Pavlov's Dog - Pampered Menial (1975)

Forse prog non è un termine molto adatto per categorizzare i PD, è una restrizione; d'altronde in America il progressive non è mai esistito e la band di St.Louis è stata vagamente affine ai dinosauri d'oltre oceano soltanto per le folate continue di mellotron, per qualche partitura magniloquente e poco altro. Semmai facevano un pop-rock che strizzava l'occhio a certe forme di soul arroventato, con qualche rimando al west-coast californiano della stagione dei fiori. La prima volta che ascoltai Pampered Menial restai sconvolto; il vocalist Surkamp era in possesso di un vibrato acutissimo, quasi operistico, che finchè resta sulle sue sta anche bene, ma quando si inerpica in vette inaccessibili diventa quasi fastidioso.
Tanto vale quindi concentrarsi sulle songs, e in questo disco ce ne sono veramente delle belle: Julia, Late november, Of once and future kings, Episode, Theme from Subway Sue sono le migliori, quadretti barocchi dal melodismo a tratti rimembrante i primi King Crimson. Quando le chitarre si fanno più presenti nascono pezzi vigorosi come Song dance e Natchez Trace, con il chitarrista Scorfina in evidenza e in generale l'orchestrazione del gruppo, affiatato e compatto.
Ma dureranno pochissimo; l'anno dopo un altro disco e poi il fallimento della casa discografica, scompariranno e i PD resteranno un culto per pochissimi ma molto fedeli, come si può evincere dal sito di David "Farinelli" Surkamp.

(originalmente pubblicato il 08/02/09)

Nessun commento:

Posta un commento