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Se questo disco l'avessero fatto i Cure, nel 2003, sarebbe stata la loro rinascita artistica. Olio, l'incipit, fa sussultare all'ascolto della voce di Jenner, un timbro similissimo a Ciccio Smith, più stridulo e meno intonato. Il pezzo in questione è una rielaborazione dei temi più algidi dei Radiohead, l'incrocio è quantomeno interessante. Ma già da Heaven prevale la matrice Gang Of Four, specialmente per la chitarra. Punk-funk rotolante, quindi, come in The coming of spring, House of jealous lovers, Echoes. Non convincono pezzi come Open up your heart, ballad pianistica con infelici stonature (ok saranno certamente volute ma stonano decisamente troppo), sintetizzazioni eccessivamente eighties come Sister savior, il boogie malfatto di Love is all, il melodramma stucchevole di Infatuation.
Di conseguenza per me i Rapture restano un gruppo minore, in un genere in cui ci sono stati altri ben più coraggiosi e sperimentatori (Liars e Gogogo Airheart, solo per fare 2 nomi).
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