Jazz-rock mediterraneo, quindi, su Arbeit macht frei, contaminato da elettronica; la danza iniziale della festaiola Luglio agosto settembre nero resterà forse il loro brano più popolare, ma è altrove che i 6 trovano le strade più impervie ed ambiziose; le allucinazioni alla Soft Machine della title-track sono il preludio alla splendida Consapevolezza, con una linea vocale memorabile.
Altra gemma Le labbra del tempo, in cui incursioni psycho-elettro-ambient si fondono in un monumento dal busto stratosiano. Ancora echi di SM e Colosseum in 240 chilometri da Smirne e L'abbattimento dello Zeppelin, a chiudere un capolavoro di omogeneità strumentale. Nessuno degli strumenti prevale su un'altro, l'orchestrazione era il loro punto forte.
(originalmente pubblicato il 19/09/08)
ho scaricato ma non non si può aprire il file. se avessi tempo per controllarlo... grazie
RispondiEliminaIn alto a destra c'è la pw....
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