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All'epoca di
Chrome i CW erano uno dei gruppi migliori in Inghilterra, se non altro per aver trovato un validissimo compromesso fra shoe-gaze, rock psichedelico e brit-pop muscolare. Le varie influenze venivano condensate in 12 pezzi su questo secondo albo che si apre con il chitarrismo robusto di
Kill Rhythm, lo spleen esaltante ripieno di heavy-metal di
I Confess, i riff circolari di
Crank. La voce di Dickinson era un'altro tratto distintivo, calda e confidenziale (cugino del vocalist degli Iron Maiden), mentre Futter forgiava riffs come catena di montaggio industriale. Il songwriting era un'altra arma vincente del 4-piece; non ci sono momenti di stanca,
Broken head è un altro fendente power-brit dall'inciso indimenticabile. La power ballad
Pain, le corsa a rotta di collo di
Strange fruit e
Chrome, i Cure energizzati in
Nude, le ondate emozionali di
Ursa major space station, tutto culmina negli otto minuti di
Fripp. Un memorabile deliquio ondivago fra blues bianco e psichedelia, con il quale i CW si aprono un varco gentile e vellutato nei muri chitarristici dell'intero disco.
(originalmente pubblicato il 08/10/08)
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