venerdì 14 maggio 2010

Crownhate Ruin - Until the eagle grins (1996)

Emo-core evoluto per una delle tante bands del circuito hardcore che gravita(va) attorno alla Dischord dei Fugazi, nella metà degli anni '90. Il bassista Erskine conoscerà altri risultati con i June Of '44, mentre degli altri due non so cos'hanno fatto dopo. Come il 90% delle bands del genere, dureranno pochissimo, neanche un'anno e mezzo, destino comune a tanti ragazzi inquieti (Heroin, Angel Hair) che non riuscivano a trovare stabilità e preferivano bruciale le proprie tensioni in pochi 7" pollici, EP e ammenicoli vari che poi venivano compilati postumi.
I CR facevano parte del lato meno barbaro del genere, anche se le vocals di Mcredmond erano screms sulla scia tradizionale. I primi 3 pezzi sono sincopati ed avvincenti, specialmente Stretched too thin; lungo il disco si sentirà qualche segno di ripetizione e stanchezza, ma Every minutes sucker e Better still if they don't know sono validissime alternative ai Fugazi. A salvare un disco che forse morirebbe di monotonia ci sono due anomalie, come il dark-core di In the fours year to come e la slintiana Tornado season finale.
Minori.

(originalmente pubblicato il 23/02/09)

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