Una delle ultime propaggini di quella stagione definita Paisley Underground, furono questa coppia il cui fascino (ehm...) di primo impatto appare essere l'avvenente Hope Sandoval, una copia di Debora Caprioglio dotata di voce gradevole ed educata, così come gli arrangiamenti e le chitarre di Dave Roback, che aveva vissuto dall'interno i primi passi del movimento sopra-citato. Ingaggiati da una major, rilasciarono 3 dischi prima di dissolversi e She hangs brightly è il primo del lotto. Undici songs orecchiabili e intrise di folk, blues, psichedelia annacquata e rock ispido modello Dream Syndicate. L'influenza dei Velvet Underground più sereni trasuda più o meno dappertutto, specialmente nella title-track, minimale sogno lisergico dalla linea vocale davvero bella. That highway è l'altro pezzo di rilievo del disco, in cui un riff più duro assiste una Sandoval rievocatrice della Grace Slick. Carina anche la finale Before I sleep, con violoncello a punteggiare la ballad trasognata.
Il problema è che il resto del disco scorre via come acqua fresca del quale non si ha pressochè alcun ricordo, tutto troppo tranquillo, nulla fuori posto, nulla di melodicamente memorabile. Insomma, nulla che salvi i Mazzy Star da una routine (per non dire mediocrità) inamovibile.
(originalmente pubblicato il 14/09/08)
Il problema è che il resto del disco scorre via come acqua fresca del quale non si ha pressochè alcun ricordo, tutto troppo tranquillo, nulla fuori posto, nulla di melodicamente memorabile. Insomma, nulla che salvi i Mazzy Star da una routine (per non dire mediocrità) inamovibile.
Gran bel disco , personalmente il Paisley non è tra i generi che preferisco , ma nel loro caso devo ammettere che all'epoca mi infatuarono abbastanza .
RispondiEliminaTi confermo che , anche dal vivo , la bella Hope era pressochè identica alla Caprioglio , ma avrà avuto appena una 'terza' e credo fosse questa la differenza di maggior rilievo (escluso il fatto che non parlasse il Veneziano ...)
Credo di averlo già scritto la prima volta: "So tonight that I might see" è IL disco fondamentale dei Mazzy Star. Quello per me è un 10, questo è un 7 e l'ultimo un 6.
RispondiEliminaalessandro ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Mazzy Star - She hangs brightly (1990)":
RispondiEliminaAh beh, ma allora provochi! ;)
"She Hangs Brightly" non è certamente il miglior disco mai realizzato da David Roback, ma basta inquadrarlo
nell'ambito della produzione globale del nostro e la prospettiva cambia...
Anche senza voler riesumare i Rain Parade (peraltro degnissimo gruppo, tra i prime movers del Paisley), subito prima dell'esordio dei Mazzy Star c'erano stati gli Opal, un gruppo a dir poco imprescindibile: "Early Recordings" raccoglie i primi singoli e l'anima più folk-psichedelica del gruppo, e qui Kendra Smith è importante almeno quanto Roback.
Segue "Happy Nightmare Baby", virato verso un rock-acido-psichedelico, ed è un disco epocale; e "Soul Giver" è il pezzo psichedelico per eccellenza (ascolta il feedback iniziale e l'entrata del basso distorto, pensa che siamo nel 1987 e quanti gruppi ne sono stati influenzati in seguito!)
Degli Opal esiste anche un terzo album (inedito) circolato originariamente su dime-a-dozen, che anticipa quelli che saranno i Mazzy Star. (Si trova come "Early Recordings Vol. 2", ed è al livello di un ottimo demo-tape).
E se per i Mazzy Star "She Hangs Brightly" è forse un po' acerbo ed indeciso, il secondo album ("So Tonight That I Might See") è di nuovo un disco imprescindibile, dall'iniziale ballatona "Fade into you" (che è diventata una quasi-hit) passando per la cover di "Five String Serenade" al finale di "So Tonight That I Might See".
Poi "Among My Swan" chiude la storia dei Mazzy Star con un sapore a volte troppo convenzionale, pur contenendo due-tre grandi pezzi.
Scusa l'appassionata difesa, ma l'accoppiata Opal/Mazzy Star sarebbe stabilmente nella classifica dei miei top 10
(se mai avessi voglia di stilarne una)!
Postato da alessandro in Tuning maze alle 15 settembre 2008 15.36